Esame di questioni pregiudiziali
Data: 
Martedì, 4 Luglio, 2017
Nome: 
Sebastiano Barbanti

A.C. 4565

 

Grazie Presidente. Quando si parla di argomenti tecnici e complicati come questi, complottisti pseudoesperti di finanza internazionale e mondiale, inventori delle più grandi e assurde soluzioni, fanno delle esternazioni su cui è necessario fare inevitabilmente un'operazione anche di verità e di informazione.

Rimarrei ovviamente sul tema della costituzionalità partendo da quella che è la decretazione di urgenza, dove il caso delle banche venete è un caso di scuola (in cui appunto uno strumento normativo, qual è il decreto-legge, consente di intervenire in casi straordinari di necessità e urgenza con misure immediatamente efficaci e immediatamente presentate alle Camere), è quello che fa al nostro caso. Questo perché le ragioni di necessità e di urgenza sono ampiamente illustrate anche nella relazione tecnica che accompagna il decreto, dove si dice che sussiste la necessità di consentire l'adozione di misure pubbliche a sostegno dell'ordinata fuoriuscita dal mercato della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Ricordiamo questo perché il 23 di giugno queste banche dalla BCE sono state dichiarate in condizione di dissesto e il Comitato di risoluzione unico ha ritenuto non vi fossero i requisiti per l'applicazione della BRRD, quindi la direttiva della risoluzione, per cui si doveva agire secondo il testo unico bancario che in questo caso prevedeva l'avvio di una procedura di liquidazione coatta amministrativa.

Parlo a chi ovviamente parla di facili salvataggi bancari e di favori fatti alle banche, chiariamoci: chi è responsabile, i banchieri grossi di turno, risponderanno nelle sedi più opportune, ma qui si tratta non di salvare le banche, ma di salvare un'economia del territorio, i risparmiatori. Ricordiamoci che ci sono 9.000 famiglie che campano con gli stipendi di quelle banche e che da domani non avrebbero avuto da sfamare i propri figli. Ricordiamoci che ci sono imprese, molte migliaia di imprese, di quel territorio, che è traino dell'economia italiana, che si sarebbero viste tagliati tutti quanti i fidi e quindi a rischio altissimo di fallimento. Ricordiamoci che ci sono gli obbligazionisti senior e correntisti che si sarebbero visti azzerare totalmente quelli che sono i loro risparmi; un'economia rasa al suolo.

Chi ovviamente vuole uno sfascio del genere, è chiaro in questa Aula, e sono coloro che ovviamente non vogliono che questo decreto vada avanti e di certo, anche da questo punto di vista, i cittadini se ne ricorderanno perché significa, a questo punto, applicare il bail-in, che è una cosa che il Governo invece, con questa azione e con questo stanziamento di fondi, ha evitato. Ovviamente entriamo anche in quello che è l'articolo 47 della Costituzione che è stato più volte citato, che è quello che prevede di tutelare i risparmiatori. Sono propri i risparmiatori che vengono tutelati da questo punto di vista perché, e rientra anche con l'articolo 3 della Costituzione, anche in questo provvedimento, sono stati inseriti dei ristori per quanto riguarda gli obbligazionisti subordinati che vedranno lo stesso trattamento che hanno avuto gli obbligazionisti subordinati delle quattro banche, dove ricordiamo le differenze sono molto, ma molto diverse, perché sono due casi totalmente opposti.

Così come, e passo all'articolo 41 sull'incompatibilità con la libertà dell'impresa economica, anche in questo caso, non si è avuto un giorno di discontinuità nelle operazioni degli sportelli delle due vecchie banche, ora della nuova banca. Si è garantita una continuità, si è garantita anche la gestione di una delle banche (ovviamente i ratio patrimoniali parlano per noi) che è al vertice per quanto riguarda il contesto italiano. Quindi, da questo punto di vista, facili soluzioni non esistono, tanto più quelle che sono state inventate e raccontate qua. Non esistono problemi di incostituzionalità, esiste soltanto una cosa in questo momento: quella di salvare il destino di 9.000 famiglie, di migliaia di imprese, e di tantissimi risparmiatori, correntisti e obbligazionisti subordinati, che hanno rischiato seriamente di vedere azzerati i propri risparmi e la propria vita. Proprio per questo motivo, annuncio, ovviamente, il voto contrario del Partito Democratico.